venerdì 27 settembre 2013

Unicoop Tirreno "non riconosce" USB a mezzo stampa

In allegato l'articolo di stampa


Unicoop Tirreno, sottraendosi ancora una volta ad un confronto con USB e i lavoratori che rappresenta, decide di precisare le proprie ragioni con un comunicato stampa. Singolare la scelta di "non riconoscerti" a colpi di comunicati stampa.

Dalla nota si apprende che il confronto con CGIL-CISL-UIL ha portato, per il negozio di Civita Castellana, a un accordo sulle domeniche di apertura e sull’organizzazione del lavoro in queste giornate. I sindacati firmatari del contratto hanno accettato lo stato di cose imposto dall’azienda senza condividerlo con i lavoratori. Questo, a nostro avviso, chiarisce Unicoop.

Sempre dalla stessa nota si evince che il negozio “..é stato interessato ad un processo di efficientamento organizzativo…”, sarà per questo motivo che le file al banco gastronomia sono diventate interminabili superando i 60 numeri di attesa nelle giornate più intense. Se i risultati sono in linea con quelli dell’intera rete, così come dichiara la nota, a preoccuparsi dovrebbero essere anche i dipendenti di tutti gli altri supermercati!

La buona occupazione di cui parla Unicoop Tirreno si scontra con la realtà del viterbese dove i precari della Coop sono stati lasciati a casa da due anni, senza una parola né da parte dell’azienda né tantomeno dai sindacati firmatari del contratto. E’ buona pratica dimenticarsi di più di 50 lavoratori che per dieci anni hanno creduto nella Coop? E’ buona occupazione lasciare a casa persone con più di 60 mesi di anzianità aziendale?

Unicoop Tirreno si rassegni, prenda atto che il nostro unico obiettivo è la difesa dei lavoratori. Comprendiamo che questo sia difficile da capire, visti i rapporti “concertativi” con le altre sigle sindacali. USB è riconosciuta da centinaia di donne e uomini della Coop in Toscana, Lazio e Campania, centinaia di vostri dipendenti che non sono disposti a farsi scegliere il sindacato dal datore di lavoro.

Noi "rivendichiamo con orgoglio", parafrasando la nota di Unicoop Tirreno" di essere riconosciuti dai lavoratori! Non abbiamo altri obiettivi, ci dispiace! Con questa “risposta” la cooperativa elude tutti i problemi che hanno portato alla mobilitazione dei lavoratori: sicurezza sui luoghi di lavoro, produttività e organizzazione reparti, orari dei part time, lavoro domenicale e festivo, ferie e riposi settimanali e organizzazione del lavoro.

Si dice, infine, che il nostro obiettivo è ”pubblicizzare lo sciopero del 18 ottobre”. Lo sciopero non si pubblicizza! Nello sciopero noi riconosciamo un mezzo per lo sviluppo dell’effettiva partecipazione dei lavoratori alla trasformazione dei rapporti economici e sociali. Accostare lo sciopero a una scatoletta di tonno ci fa rabbrividire e INDIGNARE!

USB HA UN UNICO INTERESSE: I LAVORATORI. 



martedì 24 settembre 2013

Vertenza Coop Campania: il Ministero chiama la cooperazione, USB risponde

Dopo la protesta degli oltre 300 lavoratori Coop della Campania, in lotta dal novembre 2012, che di buon mattino si sono messi in viaggio in pullman per portare la vertenza sotto le finestre della sede Unicoop Tirreno a Vignale Riotorto in provincia di Livorno e che successivamente hanno provocato la chiusura dell'Ipercoop di Livorno accompagnati per tutta la giornata dal coordinamento USB, ieri l'Assessore Regionale al Lavoro, Nappi, ha incontrato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico. De Vincenti: "Chiameremo le cooperative per riaprire il confronto".

Il Governo chiama la Cooperazione ed USB risponde prontamente comunicando fin da ora che anche quel giorno sarà protagonista di questa interminabile vertenza. Le strutture romane dell'USB sono già pronte a fornire il supporto necessario al presidio che si prepara ad accompagnare l'incontro istituzionale.

“Il ministero mi ha assicurato l’impegno a lavorare per riaprire il tavolo di confronto – ha detto Nappi – bisogna ricordare che il ministero dello Sviluppo Economico esercita poteri di vigilanza sulla cooperazione”.

Dopo aver abbattuto il muro di omertà che copriva la trattativa grazie alla partecipatissima conferenza stampa, trasformatasi in assemblea, del 19 novembre 2012 indetta dall'USB Lavoro Privato a Napoli che ha fatto emergere le contraddizioni della COOP in Campania, si sono susseguite iniziative e scioperi senza sosta, un referendum che ha visto la vittoria schiacciante dei non approvo con oltre il 90% ed ha fatto emergere la complicità delle organizzazioni sindacali concertative con i piani aziendali e il loro totale abbandono di una qualsiasi prospettiva di conflitto. Tutto già visto alla FIAT, solo che qui, come al San Raffaele di Milano, la stragrande maggioranza seguendo le indicazioni dell’USB ha detto NO.

Questo NO lo grideremo anche sotto le finestre del Ministero dello Sviluppo Economico per ricordare ad Unicoop Tirreno che non si drena un territorio senza restituire nessun valore aggiunto e per impegnare l'Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumo ad assumersi la responsabilità del rilancio occupazionale. La Campania non è una colonia di lorsignori.


giovedì 19 settembre 2013

LA GIORNATA PERFETTA: USB COOP CAMPANIA CHIAMA, USB LIVORNO RISPONDE

Oggi oltre 300 lavoratori Coop della Campania, in lotta dal novembre 2012, di buon mattino si sono messi in viaggio in pullman per portare la protesta sotto la sede Unicoop Tirreno a Vignale Riotorto in provincia di Livorno.

Ad accoglierli hanno trovato il coordinamento USB dell'Ipercoop Livorno e uno striscione che recitava "LAVORATORI COOP DI LIVORNO AL FIANCO DEI COLLEGHI DELLA CAMPANIA". Il massiccio presidio ha ottenuto un'incontro con i vertici Unicoop Tirreno che hanno comunicato il blocco dei licenziamenti per 20 giorni. Troppo poco per i lavoratori che hanno ritenuto di proseguire a nord direzione Livorno.

I lavoratori si sono recati in massa all'Ipercoop di Livorno, roccaforte USB, ed hanno trovato il coordinamento e tutti i lavoratori che tra abbracci, applausi e lacrime, hanno abbandonato le postazioni di lavoro mentre l'altoparlante dell'ipermercato diffondeva un comunicato di solidarietà che annunciava la chiusura dello stesso.

Al termine della protesta la direzione dell'ipermercato ha tentato di rialzare le serrande ma ha ricevuto dalla RSU un'indizione di sciopero immediato che ha registrato un'adesione pressoché totale e ha costretto l'ipermercato ad una nuova chiusura.

La giornata perfetta, la prova provata che i lavoratori hanno la disponibilità alla lotta e la solidarietà necessaria per appoggiare le lotte altrui. L'Esecutivo Nazionale USB Lavoro Privato esprime soddisfazione per la capacità e la prova di maturità dei suoi iscritti, delegati e dirigenti. USB commercio ha dimostrato senza ombra di dubbio di avere la sua organizzazione nazionale e di saper condurre una vertenza così complessa e articolata.

La giornata di oggi può considerarsi una prova generale per lo sciopero del 18 ottobre 2013, prova ampiamente superata.


lunedì 16 settembre 2013

USB Commercio indice lo SCIOPERO alla CARREFOUR Squillace

CARREFOUR Squillace: 28 settembre SCIOPERO intera giornata.

Una proprietà latitante, che ha paura di sedersi al tavolo con la USB, per spiegare come stanno procedendo le trattative di compra-vendita dell’azienda.

Sono cominciate all’inizio dell’anno le trattative per cedere l’attività ad altra azienda – la Carrefour di Squillace viene venduta ad altri – in questa trattativa i primi a rimetterci sono stati i lavoratori che attualmente ci lavorano all’interno e che vivono tutte le incertezze della “svendita”.

Perché di svendita si stratta: prima ancora di cedere la ditta l’attuale proprietà con l’avallo dei sindacati confederali hanno chiesto una sottoscrizione ai lavoratori di RINUNCIARE agli scatti di anzianità!!!

Con il ricatto di chiusura i lavoratori di Squillace hanno sottoscritto l’assurdo protocollo proposto anche dai sindacati cgil e uil!! Ogni lavoratori ha rimesso una parte del proprio stipendio per fare un “favore” ai padroni aziendali e sindacali.

Come USB Commercio abbiamo immediatamente rigettato questo “capestro”; - non capiamo il ruolo dei lavoratori nella compravendita di una azienda, si capisce solo che è un vero e proprio ricatto subordinare la cessione alla riduzione del costo del lavoro! Noi diciamo che chi vuole vedere è libero di vendere chi acquista si siede ad un tavolo ed eventualmente propone nuove condizioni di lavoro da valutare.

Ci rendiamo conto che il loro tacere sia sintomatico di brutti presagi per i lavoratori, cosi come siamo certi di essere all’inizio di una vertenza difficile, ed è per questo che bisogna stabilire il rispetto dei propri diritti ed affrontare un percorso di lotta tesa alla salvaguardia dei diritti e del salario ed in grado di rigettare al mittente i piani industriali fatti sulla carne di chi lavora.

Il ricatto occupazionale che hanno messo sul piatto non ci spaventa: prima giornata di sciopero intera giornata il 28 settembre 2013.

venerdì 13 settembre 2013

COOP CAMPANIA: ESPLODE LA RABBIA

Le mobilitazioni continue dei lavoratori Coop della Campania che si susseguono senza soste dal novembre 2012, sostenute da USB, dopo le due giornate di sciopero dell'undici settembre e di oggi, culminano con un'esplosione di rabbia.

I lavoratori, dopo aver presidiato in massa gli incontri istituzionali previsti in Regione con i sindaci del territorio nella giornata dell'undici e oggi all'Ormel per la procedura di mobilità, conclusa con un mancato accordo che sostanzialmente consente i licenziamenti di massa, alla spicciolata raggiungono il supermercato Coop di Napoli via Arenaccia e impongono la chiusura per motivi di ordine pubblico.

L'atteggiamento arrogante e intransigente del mondo cooperativo ha prodotto la rabbia dei lavoratori ormai esasperati. La cooperazione, dopo aver "schiaffeggiato" la Regione Campania chiudendo ai numerosi tentativi della stessa di creare le condizioni per l'apertura di un tavolo di trattativa territoriale con tutti i soggetti in grado di risollevare le sorti della catena commerciale Ipercoop, abbandona alla miseria centinaia di famiglie campane senza alcuno scrupolo.

USB è al fianco dei lavoratori Coop della Campania per impedire questo scempio e salvaguardare l'occupazione in una terra dove la stessa rappresenta fonte di reddito e presidio di legalità.

USB Commercio penetra in Umbria ed apre una struttura alla Coop di Fabro

I lavoratori dello storico Supermercato Coop di Fabro scelgono l'Unione Sindacale di Base per veder rappresentate le proprie istanze.

L'incontro tenuto con i lavoratori ha fatto emergere con evidenza che l'inasprirsi della crisi, che già da diverso tempo sta affliggendo il commercio, viene scaricata con veemenza sui lavoratori già stremati dai bassi salari, dalle difficoltà nella vita di relazione e dall'erosione degli ormai pochissimi diritti rimasti.

La nostra proposta sindacale è stata recepita con favore dai lavoratori, stanchi del solito atteggiamento compiacente dei sindacati concertativi, e nei prossimi giorni saranno eletti i rappresentanti sindacali.

La fiducia che ci dimostrano i lavoratori del commercio è  l'ennesima iniezione di energia per tutti noi e ci impegna a lavorare con sempre maggior determinazione per rendere concreti i molti obiettivi che ci siamo proposti.

domenica 8 settembre 2013

Coop Campania: USB proclama due giornate di sciopero

Le mobilitazioni continue dei lavoratori Coop della Campania che si susseguono senza soste dal novembre 2012, sostenute da USB, unico sindacato in prima fila nella battaglia contro la cessione dei punti vendita della Coop Campania al Catone Group, proseguono nei giorni 11 e 13 settembre in concomitanza con due incontri regionali determinanti.

Mentre la Regione Campania vuole creare le condizioni per la creazione di un tavolo di trattativa territoriale che necessita di tutti i soggetti in grado di risollevare le sorti della catena commerciale Ipercoop, le cooperative emiliane giocano sulla pelle dei lavoratori offrendo condizioni inaccettabili con il "ricatto" dell'abbandono del tavolo.

Unicoop Tirreno, dal canto suo, incapace di digerire la sconfitta e il fallimento del piano di cessione al privato, continua nel suo atteggiamento escludente ed arrogante stile Marchionne, nonostante la recente sentenza della Corte Costituzionale in merito alla Rappresentanza Sindacale.

USB risponde proclamando quattro ore di sciopero per l'11 ed il 13 settembre che consentiranno ai lavoratori di presidiare in massa gli incontri istituzionali previsti in Regione con i sindaci del territorio e all'Ormel per la procedura di mobilità. La democrazia e la titolarità della trattativa noi ce la prendiamo.

Il tavolo lo abbiamo già rovesciato una volta…
  

sabato 7 settembre 2013

Appalti Unicoop Tirreno: lettera di USB al presidente Lami

Al Presidente di Unicoop Tirreno, Marco Lami


Egregio Presidente Lami,

ci rivolgiamo a Lei pubblicamente dopo aver inutilmente provato, a più riprese, a dialogare con l’Azienda che Lei presiede per avere chiarimenti riguardo l’appalto del servizio di trasporto merci dal Centro di Distribuzione di Vignale verso i punti vendita.

Come Lei ben saprà la S.I.Lo/CFT, titolare dell’appalto, ha manifestato da mesi l’intenzione di sciogliere il vincolo contrattuale. Da quel 1° aprile u.s. annunciato ai lavoratori riuniti in assemblea siamo giunti, di data in data, al 30 settembre: pare che stavolta la data sia definitiva. Pare anche, da voci di corridoio, poiché CFT non ha dato in proposito alcuna comunicazione ufficiale, che si realizzerà un passaggio verso una pluralità di commissionari, con conseguente frazionamento del reparto.

Inutile dire che tutto ciò determina un clima di costante incertezza nei lavoratori, unito a forti timori circa le ripercussioni occupazionali e le possibili ricadute sul piano economico; ciò nonostante il reparto ha coscienziosamente svolto il compito assegnato, coprendo diligentemente il surplus di lavoro estivo.

Crediamo pertanto che sia doveroso chiarire le intenzioni di Unicoop Tirreno, confermando o smentendo quanto si va dicendo da mesi, e nel caso favorendo l’interlocuzione tra le parti sindacali e gli eventuali nuovi appaltatori. A meno che ciò non sia già avvenuto con l’esclusione della nostra sigla sindacale, USB, seconda in Azienda (anche nella Sua, peraltro) per numero di iscritti: nel tal caso verrebbe da domandarsi quale sia la ragione di tale comportamento discriminatorio e chi, e in quale veste, abbia trattato in vece dei lavoratori, su quale mandato e con quali esiti.

Una interlocuzione con la nostra parte sindacale sarebbe certo dovuta ed opportuna, anche per raccogliere eventuali proposte che - creda! - ci sono.

Distinti saluti,

per la Segreteria Provinciale di Livorno
Fabio Elmini


venerdì 6 settembre 2013

La Coop di Civita Castellana in sciopero contro il lavoro domenicale e festivo

I lavoratori Coop di Civita Castellana dicono basta! Domenica 8 settembre scioperano contro il lavoro domenicale e festivo e contro il lavoro precario.

L’azienda, sorda a tutte le richieste d’incontro inviate da USB, continua a pretendere impropriamente la prestazione lavorativa domenicale senza nessun accordo, senza nessun incontro!

Le promesse dell’azienda e dei sindacati complici sono state tutte disattese! Dove sono le assunzioni promesse? Sono stati assunti i 13 precari ai quali era stato promesso un posto fisso? Quando l’incontro per discutere di organizzazione del lavoro, turnazioni, ore lavorate?

Tutto questo mentre la situazione dei lavoratori precari ex Unicoop Tirreno si è ulteriormente aggravata su tutto il territorio; che fine hanno fatto tutti i dipendenti che hanno maturato più mesi di 36 mesi di anzianità e, stando ad un accordo, dovevano essere assunti con contratto a tempo indeterminato? Che garanzie hanno tutti i precari che per anni hanno lavorato in coop e all’improvviso non sono stati più assunti?

Unicoop Tirreno continua a “far crescere” precarietà nel nostro territorio assumendo nuovo personale e lasciando a casa tutti i dipendenti che hanno lavorato per “soli” dieci anni! Un’azienda sorda che non si degna neanche di rispondere alle numerose richieste di incontro.

USB Rilancia la lotta per i diritti di tutti i lavoratori espulsi da una cooperativa lontana dal territorio e che, forse, vuole abbandonare anche il viterbese, una cooperativa che pretende lavoro festivo e domenicale saccheggiando le vite dei lavoratori!

USB inizierà una stagione di lotte, partendo dallo sciopero di domenica prossima, coinvolgendo tutte le sezioni soci e i membri del CdA, per riportare al centro salario, diritti, dignità e democrazia sindacale.

Nei prossimi giorni saranno rese note tutte le iniziative che culmineranno con lo SCIOPERO GENERALE del 18 ottobre


lunedì 2 settembre 2013

USB Commercio contro "LE BUONE DOMENICHE IN LEROY MERLIN"

Leggendo il giornalino aziendale “Uno” di luglio-agosto 2013 non possiamo che soffermarci e commentare l'articolo di pag. 3 di Cristian Marinelli, Direttore Risorse Umane Leroy Merlin Italia.

L'articolo ha la pretesa di intitolarsi"Buona domenia" ?!!!!

Tra le altre cose il nostro direttore risorse umane ci ricorda che per i dipendenti Leroy Merlin Italia sarebbe buono lavorare la domenica perchè da più di un anno tutti i nostri negozi sono aperti in quel giorno, che per molti "collaboratori" intervistati la domenica è un giorno un pò difficile... (solo un pò?), perchè magari si ha un familiare con cui si vorrebbe passare del tempo e perchè essere pochi in reparto è molto faticoso e ancora... che molti apprezzano le percentuali di maggiorazione e l'anticipo della programmazione e poi che la domenica è il secondo giorno per fatturato e poi su quanto sia conveniente per i clienti (probabilmente solo per loro), fare acquisti nei nostri punti vendita la domenica, facendo un focus particolare su quanto i nostri clienti ci dicono che la loro soddisfazione per il servizio sia più bassa la domenica e quindi rischiamo di fare una brutta figura… e come ciliegina sulla torta ci dice di trovare (noi come al solito) delle soluzioni per essere fieri della domenica in LM chiedendoci inoltre di dare dei suggerimenti.....

A questo punto la domanda che ci viene spontanea è la seguente: il nostro direttore delle risorse umane sa esattamente cosa significa e cosa comporta lavorare la domenica nei nostri punti vendita? la risposta probabilmente è no!

Tra le problematiche che più spesso i lavoratori e soprattutto le lavoratrici madri cercano di far risaltare alle direzioni dei punti vendita c'è proprio la difficoltà di lavorare la domenica!!!

Da tempo ormai la nostra organizzazione sindacale si fa portavoce di molte lavoratrici e lavoratori su quanto questa problematica sia sentita e stia diventando un serio problema per la vita reale degli addetti al settore del commercio. Lo abbiamo fatto con alcune iniziative nei centri commerciali di tutta Italia tra cui anche quello di Porta di Roma, dove c'è uno dei negozi Leroy Merlin e dove questa questione è più accentuata.

Come ci ricorda Marinelli i nostri negozi ormai sono aperti tutte le domeniche, questo grazie anche al decreto "salva Italia" del governo Monti e che il governo delle larghe intese sta perseguendo che praticamente ha liberalizzato totalmente le aperture dei negozi con una conseguente ricaduta sull'economia e sulla socialità delle famiglie dei dipendenti del commercio.

Noi vogliamo ribadire con forza che nella situazione attuale è molto difficile lavorare la domenica e non solo un pò come riportato nell'articolo, per i carichi di lavoro già eccessivi che diventano insopportabili in quelle giornate a causa non dell'elevato flusso cliente ma per un evidente carenza di organico che comporta per esempio file continue ed estenuanti alle casse. Un altro reparto costretto a sopportare carichi di lavoro e situazioni eccessive di stress per chi ci lavora, il 90% donne, molte delle quali madri che la domenica devono ingegnarsi per capire a chi lasciare i loro figli perchè i familiari “magari” noi ce li abbiamo caro direttore.....

Vorremmo confrontarci con quei colleghi che per quanto si legge dall'articolo apprezzano le maggiorazioni.... come si può leggere dalle nostre buste paga le maggiorazioni domenicali, confermate anche dall'ultimo integrativo LM firmato da cigl, cisl e uil, sono ridicole.

Anche sulla presunta programmazione ci sarebbe da dire... molte volte le turnazioni non sono programmate e di conseguenza è impossibile organizzare la propria vita al di fuori di Leroy Merlin e se si è potuto arrivare a situazioni di programmazione delle domeniche è stato solo grazie all'organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

E' fastidioso e frustrante vedere che tutto parte solo e dalla soddisfazione dei clienti e di quella dei "collaboratori" nonostante i proclami non frega niente a nessuno, non si rischia di fare brutta figura la domenica, quello accade già, si rischia di fare esplodere una situazione che ormai sta diventando insostenibile, l'azienda faccia il suo mestiere e faccia il profitto noi continueremo a sostenere i lavoratori e le lavoratrici di Leroy Merlin cercando sempre di più e insieme a loro di migliorare le nostre condizioni di vita e di lavoro!

Volete delle soluzioni e dei consigli? ci proviamo:..
Siamo sempre più convinti che il lavoro domenicale debba essere solo ed esclusivamente su base volontaria e che la maggiorazione dovrebbe essere portata al 100%.
  • Aumentare gli organici con nuove assunzioni e aumenti di salario per diminuire i carichi di lavoro sempre più pesanti e di conseguenza anche lo stress da lavoro correlato.
  • Rispettare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro (la domenica, soprattutto nella logistica di alcuni punti vendita, siamo costretti a lavorare senza che la sicurezza sia rispettata e garantita)
  • Far cessare immediatamente atteggiamenti arroganti e ricattatori che in molti casi costringono i lavoratori a lavorare la domenica e i festivi nonostante anche il ccnl e l'integrativo dicano il contrario.
  • Studiare insieme alle lavoratrici madri una strutturazione dell'orario che gli permetta di gestire i loro figli e le loro famiglie.
LA DOMENICA E I FESTIVI VOGLIAMO POTER SCEGLIERE SE LAVORARE O MENO E SE DOBBIAMO FARLO RIVENDICHIAMO UN SALARIO PIU’ GIUSTO E DEGNO!
Anche per questi motivi USB invita le lavoratrici e i lavoratori del commercio a partecipare allo SCIOPERO GENERALE NAZIONE del prossimo 18 ottobre 2013