martedì 16 luglio 2013

Coop, il contro/spot USB: la parola alle lavoratrici

Al rumoroso silenzio seguito alla LETTERA APERTA del gruppo di delegate ed iscritte USB a Luciana Littizzetto, testimonial della Coop, nella quale venivano rappresentate le condizioni vissute dalle donne che ci lavorano, rispondiamo con un contro/spot.
La lettera intendeva far emergere la condizione di disagio vissuta dalle donne del commercio e la determinazione ad uscire dall’invisibilità con la prospettiva di migliorare la condizione femminile all’interno di queste nuove fabbriche metropolitane attraverso l’organizzazione e la lotta.

Da quel 26 novembre 2012 USB ha continuato la battaglia a difesa delle lavoratrici Coop e delle tante precarie che all'interno di quel mondo, etico e pieno di valori nelle pubblicità ma arrogante e spietato con i dipendenti, ci vivono. Le tante storie delle precarie di Livorno, di quelle di Viterbo e del basso Lazio, la vertenza della Coop in Campania, possono trovare come emblema la disperazione di Catia Bottoni (LA BELLA ADDORMENTATA ALLA COOP) che dopo 12 anni di precariato e 27 contratti a termine con la Coop è stata accompagnata alla porta nonostante il maturato diritto all'assunzione e si è INCATENATA per 2 volte alla sede nazionale dell'Associazione delle Cooperative.


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